ROMA, 12 Marzo – Sedici morti, tra cui 9 bambini e 3 donne. Questo il bilancio del folle gesto compiuto all’alba da un militare americano di stanza a Panjawi, uno dei campi di battaglia più duri del conflitto in Afghanistan. Secondo Per il comando militare Usa “un incidente molto spiacevole”, per Karzai “un crimine intenzionale e imperdonabile”. Ma i testimoni locali parlano di “un «gruppo di soldati americani, che ridevano ed erano ubriachi”.
LA STRAGE
La dinamica della strage non è ancora stata chiarita dal portavoce della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato), il generale Adrian Bradshaw, che ha dichiarato l’apertura di un’inchiesta per capire l’evento. Apparentemente, il militare sarebbe uscito dalla base in piena notte, verso le 3 ora locale (le 18.30 in Italia) e avrebbe aperto il fuoco contro quattro case dei villaggi di Azokai e Garrambai, nella provincia di Khandar. L’uomo si sarebbe poi spontaneamente consegnato al personale dell’Isaf che ha proceduto all’arresto. Vittime dell’accaduto 16 persone, di cui 9 minori. I corpi, trovati carbonizzati nelle stanze delle abitazioni, sono stati poi trasferiti nella base militare per accertamenti. I vertici militari americani non hanno voluto comunicare l’identità del responsabile dell’accaduto.
LA TENSIONE DIPLOMATICA
La Casa Bianca ha commentato, sottolineando la preoccupazione per le conseguenze dell’evento. Il generale John Allen, comandante delle forze americane e della Nato in Afghanistan ha detto che chiamerà il presidente Amir Karzai che ha chiesto spiegazioni per quello che ha definito “un crimine intenzionale imperdonabile”. Il segretario americano alla difesa, Leon Panetta, ha affermato che la situazione nel distretto verrà monitorata. L’episodio di ieri non è infatti il primo a destare preoccupazione: a fine febbraio, nella base militare di Bagram, a Nord di Kabul, il ritrovamento di alcune copie del corano bruciate aveva fatto scoppiare una rivolta, nella quale dodici persone hanno perso la vita. Non molte settimane prima, un video postato su Youtube, aveva mostrato dei marines americani mentre orinavano ridacchiando sul corpo senza vita di alcuni “insorgenti”, chiamati i guerriglieri talebani. L’inevitabile tensione tra Stati Uniti e Afghanistan è quindi alle stelle e l’ambasciata americana a Kabul avverte con una nota alla stampa che rappresaglie anti-americane sono possibili.
Matilde Cristofoli
Fonte Immagine: leggo.it