ROMA, 6 Marzo – Sono state tutte rilasciate le 250 persone fermate ieri sera a Mosca durante e dopo le manifestazioni anti Putin. Lo riferisce la polizia della capitale. Tra i fermati c’erano anche alcuni leader dell’opposizione, tra cui il blogger Alexiei Navalni, Serghiei Udaltsov e Ilià Iashin. A tutti è stata contestata una violazione amministrativa.
Il blogger anti-corruzione russo Alexiei Navalni è stato rilasciato poco fa a Mosca, circa 3 ore dopo il suo fermo nella manifestazione dell’opposizione di stasera in piazza Pushkin contro la rielezione di Putin al Cremlino. Navalni, che insieme ad altri oppositori aveva rifiutato di lasciare la piazza subito dopo la fine del meeting, scandendo slogan di protesta, è accusato di aver violato le regole di ordine pubblico nell’organizzazione del raduno, una semplice infrazione amministrativa che comporta una multa. I leader dell’opposizione fissano a 500-1.000 persone il numero degli arrestati questa sera nella capitale, ma per la polizia gli arresti sono 250.
Mikhail Prokhorov, terzo nelle presidenziali di domenica, ha condannato l’uso della forza da parte della polizia ieri nella manifestazione anti Putin in piazza Pushkin a Mosca – alla quale ha partecipato: “l’intervento delle forze dell’ordine interrompe la tradizione dei raduni pacifici. Sono indignato dall’uso della forza verso persone venute per esprimere la loro posizione civile” scrive sulla sua pagina Facebook. “Gli avvenimenti di ieri – prosegue- hanno interrotto la tradizione dei raduni pacifici dell’opposizione, che si sono tenuti recentemente nel Paese. Le autorità sono responsabili per la sicurezza dei cittadini e per la soluzione di tali situazioni in modo non conflittuale”, aggiunge il magnate, invitando i cittadini a “non cedere alla provocazioni” e chiedendo un’indagine in una seduta aperta del tribunale su quanto accaduto in piazza Pushkin. “Sono convinto che si sarebbero potuti evitare l’uso della forza e i fermi degli esponenti dell’opposizione”, conclude.
Il movimento di contestazione contro il premier e futuro presidente russo Putin vuole tornare in piazza sabato 10 marzo. Lo ha annunciato uno dei leader, Serghiei Udaltsov, capo del Fronte di Sinistra. Il luogo è ancora da definire con le autorità comunali: gli organizzatori hanno chiesto comunque di poter marciare dalla Poklonnaya Gora, la “Collina degli Inchini”, al Nuvo Arbat.
Valentina Ferrari