ROMA, 6 Marzo – Se negli Stati Uniti ognuno ha diritto a subire un giusto processo prima di essere giustiziato, in due casi questa regola non varrà più. Ad annunciarlo è stato il ministro della giustizia Eric Holder in un incontro tenutosi alla Northwestern University School of Law di Chigago.
Il governo degli Stati Uniti può uccidere un cittadino americano affiliato ad una organizzazione terroristica senza processo nel caso in cui ci sia una minaccia imminente di attacco violento contro il Paese e quando la cattura sia impossibile o difficile da praticare. Questa decisione giunge come conseguenza delle critiche che avevano investito l’amministrazione americana dopo l’uccisione di Anwar al-Awlaki. Esponente dell’organizzazione terroristica di Al Qaeda, ma americano di nascita, era stato ucciso cinque mesi fa in Yemen con un razzo lanciato da un drone.
Dopo la sua morte alcune organizzazioni a difesa dei diritti civili erano insorte. Il ministro americano Holder ha precisato che “Qualunque decisione di usare la forza letale contro un cittadino degli Stati Uniti, anche qualcuno che abbia intenzione di assassinare americani e sia diventato leader operativo di al Qaeda in terra straniera, è tra le più gravi che i responsabili governativi possano dover affrontare”, ma che in questi casi l’uso della forza letale è la strada da seguire. In queste circostanze, ha ancora aggiunto, non c’è bisogno di ricorrere al tribunale ma “il presidente può usare la forza all’estero contro un alto esponente operativo di una organizzazione terrorista straniera con cui gli Stati Uniti sono in guerra”.
Mariella Laurenza