ROMA, 20 Febbraio – Ha vissuto per due mesi nella sua macchina rimasta intrappolata nella neve a temperature che hanno sfiorato i 30 gradi sotto lo zero ed è riuscito a sopravvivere. Sembra avere dell’incredibile questa storia eppure è quanto è accaduto in Svezia. Il protagonista è un uomo di 44 anni, Peter Skyllberg, artigiano svedese.
L’uomo è stato ritrovato soltanto qualche giorno fa da un poliziotto che si trovava nel bosco dove l’auto dell’artigiano era rimasta bloccata il 19 dicembre scorso, forse a causa di una bufera di neve. Peter Skyllberg è stato subito portato all’ospedale di Umea dove gli sono state prestate le prime cure. Quando è arrivato in ospedale era in un gravissimo stato di malnutrizione ma ora non sembra in pericolo di vita anche se non si può sapere se ha riportato qualche danno psico-fisico.
Da quel 19 dicembre Peter Skyllberg si è nutrito solo con la neve che lasciava filtrare da uno spiraglio del finestrino ed è stato trovato avvolto in un sacco a pelo che quasi sicuramente gli ha salvato la vita facendo sì che non morisse assiderato. Anche la neve raccoltasi intorno alla macchina ha fatto da isolante facendo restare la temperatura nell’abitacolo intorno a zero gradi rispetto ai – 30 che si sono registrati.
La vicenda ha suscitato, però, qualche perplessità alimentate dalla reticenza dell’uomo a concedere interviste. In molti, inoltre, si sono chiesti come sia possibile che nessuno abbia denunciato la scomparsa di Peter Skyllberg trascorsi tutti questi giorni. Anche tra i medici serpeggiano dei dubbi. C’è chi sostiene che non sia possibile cibarsi per due mesi solo di neve.
Mariella Laurenza
+Tripoli: muore in carcere la giornalista Hala Misrati, accesa sostenitrice di Gheddafi