PRAGA, 16 Febbraio – Durante l’atterraggio del volo di linea Varsavia-Praga, il primo pilota della compagnia aerea della Repubblica ceca (Czech Airlines), ha perso la vita durante il volo. L’assistenza medica sfortunatamente, non ha potuto salvare la vita del comandante, da molto tempo a servizio della compagnia. E’ quello che il portavoce della Società aerea Hana Hejskova, ha dichiarato subito dopo l’accaduto riguardo il pilota colpito da un malore improvviso, probabilmente un infarto, dal quale non si è più ripreso.
L’aereo di linea OK 777 è stato costretto all’atterraggio a Praga, grazie all’intervento tempestivo da parte del copilota testimone dell’accaduto, evitando gravi danni ai passeggeri, usciti indenni dall’incidente. I media locali ha diffuso una pesante polemica sulle condizioni di lavoro dei piloti e colleghi, a quanto pare sottoposti ad alti gradi di stress, in particolare in un periodo di tagli del personale e licenziamenti in tronco che non hanno escluso la compagnia aerea Csa.
La Czech Airlines, controllata dal 95% dallo Stato, da lungo periodo presentava pesanti problemi economici, mostrando nel 2010, gravissime perdite pari a 43,4 milioni di euro, licenziando nel dicembre scorso, più di un centinaio di piloti in un complessivo di 340. Il capo dell’Associazione piloti, Peter Zmolik, ha riferito ai media che si trattava di un pilota con una grande esperienza nel campo, a servizio della compagnia da ormai più di vent’anni, e secondo il giornale Dnes il pilota non superava i 55 anni.
Valeria Racano