DAMASCO, 31 Gennaio – La tensione in Siria ha ormai raggiunto livelli molto alti e non si placano gli scontri tra i lealisti e gli oppositori al regime di Assad. Il numero delle vittime continua a crescere giorno dopo giorno e solo ieri sarebbero state uccise almeno un centinaio di persone, tra queste 55 erano civili. La denuncia del massacro arriva dall’organizzazione di opposizione Osservatorio siriano dei diritti umani. Si tratta di una delle stragi più brutali compiute dalle forze regolari dall’inizio della rivolta. I massacri sono avvenuti in diverse regioni della Siria, ad Homs, a Deraa, a Damasco e ad Idleb. Tra i morti si contano anche dei bambini.
La situazione è diventata incandescente e non si può più aspettare. Già ieri da più parti era giunto lo sdegno per le atrocità che il governo di Assad sta compiendo verso i siriani e Hilary Clinton aveva chiesto che venisse messa fine a tutta questa violenza il prima possibile. Per oggi era in programma la riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che doveva decidere in merito al piano proposto dalla Lega Araba che auspicava un intervento armato.
La Russia si è detta contraria ad una risoluzione di condanna di Assad e ha dichiarato che è pronta ad opporre il suo veto. La Russia si è dunque schierata a sostegno del regime siriano e attraverso il vice ministro degli esteri Gatilov ha fatto sapere che la condanna di Assad aprirebbe la strada ad una guerra civile in Siria.
Mariella Laurenza
+ Siria, attentato a Damasco: 25 vittime e oltre 40 i feriti