ROMA, 3 Gennaio – Tensione alle stelle nel Golfo Persico. La Marina militare di Teheran ha effettuato con successo il lancio di due missili balistici a lungo raggio durante le esercitazioni navali in corso nel Golfo Persico. Lo rivelano l’agenzia navale ufficiale Irna e il sito web della tv di Stato. Dopo il test di ieri di un missile a medio raggio, l’Iran lancia una nuova sfida agli Stati Uniti, all’indomani della firma di nuove sanzioni per frenare il programma nucleare iraniano.
“Abbiamo testato un missile a lunga gittata costa-mare denominato Qader, che è riuscito a distruggere bersagli predeterminati nel Golfo”, ha dichiarato l’agenzia iraniana citando il vice comandante della Marina Mahmoud Mousavi. È stato poi lo stesso Mousavi a riferire, dal sito web della tv statale che anche il lancio del secondo missile a lungo raggio terra-aria (Nour) era stato effettuato con successo. L’agenzia di stampa Irna ha precisato che oggi è l’ultimo dei dieci giorni di esercitazioni militari navali nello Stretto di Hormuz. Il lancio dei missili Qader e Nour, entrambi con una gittata di 200 chilometri, era stato prima annunciato e poi smentito. I maggiori timori per l’Occidente riguardano la possibilità che i missili testati riescano a raggiungere Israele o le basi Usa in Medio Oriente.
La tensione tra Stati Uniti e Iran era già altissima a seguito della minaccia da parte di Teheran di chiudere lo Stretto di Hormuz a fronte di un possibile embargo petrolifero contro la Repubblica islamica. Oggi è arrivata la smentita da parte di un funzionario del ministero degli Esteri iraniano, secondo il quale “l’ayatollah Ali Khamenei non avrebbe intenzione di ordinare la chiusura dello Stretto di Hormuz”. La situazione resta comunque molto delicata, soprattutto perché in gioco ci sono gli interessi petroliferi dell’intero Occidente: nelle acque dello Stretto transita circa il 40% del greggio trasportato dalle petroliere.
Francesca Garreffa