Francia: legge su genocidio armeno, tensione tra Parigi e Ankara

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ROMA, 22 Dicembre – E’ gelo tra Francia e Turchia dopo l’approvazione della proposta di legge da parte del Parlamento francese, per contrastare la negazione dei genocidi, compreso quello Armeno compiuto dai Giovani turchi tra il 1915 e il 1917. Malgrado le minacce e l’indignazione della Turchia e la presenza di diverse migliaia di manifestanti davanti alla sede dell’Assemblea nazionale, i deputati francesi hanno votato comunque a larghissima maggioranza la proposta di legge presentata dalla parlamentare di centrodestra Valerie Boyet.

Si rimane in attesa dell’approvazione del Senato, con la speranza che arrivi entro febbraio, quando il Parlamento francese dovrà interrompere la propria attività legislativa in vista delle elezioni presidenziali. Una volta approvata, la legge prevede un anno di reclusione e 45mila euro di ammenda per ogni negazione pubblica di un genocidio riconosciuto dalla legge stessa.

Nel frattempo il governo di Ankara non ha esitato a rispondere. Richiamo immediato in patria per l’ambasciatore turco e l’annuncio da parte del primo ministro Tayyip Erdogan del congelamento della cooperazione politica e militare con Parigi. “Sfortunatamente questa legge è stata approvata, nonostante tutti i nostri avvertimenti”, ha commentato Erdogan davanti alla stampa, “questo aprirà piaghe irreparabili e molto gravi nelle relazioni bilaterali”.

Diversamente il ministro degli Esteri armeno, Edouard Nalbandian, ha voluto ringraziare la Francia: “Voglio, una volta di più, esprimere la mia gratitudine alle autorità francesi, all’Assemblea nazionale, e al popolo francese”.

Emanuele Verdone

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