MANILA, 18 Dicembre – Cresce l’emergenza nelle Filippine al passaggio del tifone Washi, che fin’ora ha provocato la morte di 440 persone e circa 200 dispersi.
Dalle prime dichiarazioni del segretario Generale della Croce Rossa delle Filippine, Gwen Pang, la regione più colpita risulta essere l’isola di Mindanao, nel sud del paese. 215 morti sono stati registrati a Cagayan de Oro, uno dei principali porti dell’isola, e altri 144 nella vicina città di Iligan. “La tempesta è arrivata velocemente, e ha sorpreso la popolazione che dormiva”, ha raccontato alla televisione Gma il sindaco di Iligan, Lawrence Cruz.
Una grande e abbondante precipitazione, scatenatasi nelle ultime ore sul paese, ha causato la tracimazione dei corsi d’acqua ingrossati dalle piogge elevate, le quali hanno provocato devastanti inondazioni. Lo scorso anno, sempre nelle Filippine, due violenti tifoni a distanza di pochi giorni, Nesat e Nalgae, avevano ucciso un centinaio di persone. Nel 2009, invece, la tempesta tropicale Ketsana aveva fatto 464 vittime.
Washi è la diciannovesima tempesta del 2011 per le Filippine, dove si verificano in media una ventina di questi fenomeni atmosferici ogni anno. Dopo esser passato sopra Mindanao, ora Washi si starebbe dirigendo verso ovest, dove secondo gli esperti, interesserà nelle prossime ore l’isola di Palawan e dovrebbe lasciare definitivamente le Filippine nella serata di domani.
Emanuele Verdone