MANILA, 17 DICEMBRE – Pioggia ininterrotta, pioggia torrenziale e ancora pioggia che uccide. Questa volta fa il giro del mondo, colpisce le Filippine.Colpisce la popolazione nella notte, nel sonno, quando non può difendersi. E di momento in momento sempre più allarmante il bollettino, che attualmente dichiara un peggioramento nella conta delle vittime, che sarebbero salite a circa 450, per non contare dispersi e sfollati.
Una tempesta tropicale di nome Washi che durante la notte ha colpito il sud dello Stato. Piogge per 24 ore e raffiche di vento ad una potenza di 90 chilometri orari. La pioggia, ininterrotta, ha gonfiato i fiumi e provocato inondazioni. L’isola di Mindanao è la regione più colpita: 215 morti sono stati registrati a Cagayan de Oro, uno dei principali porti dell’isola, e altri 144 nella vicina città di Iligan. Naturalmente sono stati sospesi tutti i voli e numerosi sono stati i blackout verificatisi. Interi villaggi sono stati rasi al suolo dall’acqua e dalle frane.
Un bilancio terribile, catastrofico, destinato, purtroppo, ad aumentare vertiginosamente, secondo le previsioni. Per il momento sono circa 20mila i soldati mobilitati per le operazioni di soccorso in tutta la vasta area colpita dalla tempesta. Sono al lavoro da ormai più di 24 ore, praticamente dall’inizio della forte tempesta, e si calcolano circa 2000 persone tratte in salvo grazie a diversi mezzi via terra, acqua e aria: camion, imbarcazioni ed elicotteri vengono utilizzati per raggiungere le zone colpite. Il presidente Benigno Aquino III, viste le molte vittime ha chiesto ai responsabili ed alle autorità la massima assistenza possibile nelle zone raggiunte da Washi.
Per fuggire dall’acqua la gente si arrampica sui tetti. Il senatore del congresso Ayi Hernandez racconta come messo in allarme dai forti rumori torrenziali, sia riuscito a far evacuare il vicinato e mettersi in salvo con la sua famiglia, “dall’alto abbiamo osservato come l’acqua sia salita di piú di 3 metri in meno di un ora”. Le Autorità dichiarano che l’accaduto è da attribuirsi in parte alla violenza della tempesta inusuale per il periodo, ed in parte al fatto che la popolazione per 4 giorni ha ignorato gli allarmi delle previsioni meteo.
Ogni anno le Filippine sono colpite da una ventina fra tempeste tropicali e tifoni: lo scorso anno due violenti tifoni, Nesat e Nalgae, causarono la morte di un centinaio di persone, mentre nel 2009 la tempesta tropicale Ketsana aveva fatto 464 vittime.
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Alessandra Scarciglia