ROMA, 16 Dicembre – E’ salito a 167 morti accertati il bilancio della strage provocata da una partita di alcol adulterato con metanolo nel distretto di Sangrampur, in India, una trentina di chilometri a sud di Kolkata, la capitale dello Stato federato indiano del Bengala Occidentale.
L’avvelenamento da alcol uccide in India centinaia di persone ogni anno ma, proprio nelle ultime ore, la situazione è diventata sempre più critica superando il record dei decessi tra la popolazione indiana. Un’altra ventina di abitanti del distretto di South 24 Parganas nello Stato indiano del Bengala occidentale sono morti nelle ultime ore per gli effetti tossici di un liquore adulterato ingerito ieri, portando il bilancio generale delle vittime a quota 167. Gli intossicati ammontano a 325. Decine versano in stato critico, tra i quali numerosi minorenni di età compresa fra i 10 e i 15 anni.
La causa di tutto ciò è il liquore “Bootleg”, ampliamente consumato in India per via del suo basso costo. Le vittime, in maggioranza braccianti, venditori ambulanti o conducenti di risciò, erano troppo povere per permettersi alcol di marca e avevano quindi bevuto quello prodotto artigianalmente di “contrabbando” venduto in diverse liquorerie della zona. Ed è proprio a South 24 Parganas, che sono finiti in manette 12 persone accusate di essere dei distillatori clandestini. Nel frattempo, continuano le ricerche per scovare il capo della rete illecita di distribuzione, ovvero il proprietario della distilleria, Badsha Khokan, che è al momento latitante.
A essere colpiti sono stati gli abitanti di una decina di villaggi situati a ridosso della frontiera con il vicino Bangladesh, un’area dove il liquore ad alto rischio si può acquistare ad appena 6 rupie il mezzo litro, l’equivalente di 9 centesimi di euro. Il metanolo è una sostanza altamente tossica, usato come combustibile o anti-gelo, e a volte aggiunto illegalmente agli alcolici meno pregiati per aumentarne la gradazione. In seguito all’ingestione può però causare cecità, danni al fegato, ai reni e al sistema nervoso o, nei casi di maggiore concentrazione, il decesso. I medici, in queste ore, stanno ancora lottando per salvare la vita di molte persone ricoverate negli ospedali della zona in preda a gravi patologie dovute al prodotto chimico.
Gli inquirenti non escludono comunque che nell’alcol all’origine della tragedia in India fossero contenuti ulteriori veleni: tracce di metanolo sono infatti finora state individuate in soli venti cadaveri.
Alessia Ribezzi