ROMA, 3 Dicembre – Da diversi giorni si rincorrono alcune voci riguardanti gli ormai attesi Euro 2012 e la situazione in cui purtroppo versano i randagi in Ucraina. Infatti per l’evento sportivo l’Ucraina aveva iniziato e sta tuttora portando avanti, una campagna di sterminio di cani e gatti randagi per rendere il paese più accogliente in vista della manifestazione. In questo modo animali, anche di quartiere, sono stati vittime di avvelenamenti e uccisioni nei più disparati modi, il peggiore quello di finire in un forno crematorio ancora vivi. Tutto ciò in nome di uno sport che ogni giorno si macchia di sangue innocente. Lo stesso Michel Platini presidente della Uefa, come Ponzio Pilato, si è abbondantemente lavato le mani riguardo questo caso, ignorando le proteste degli animalisti e del popolo ucraino. Esistono soldi stanziati, pari a 10.000 euro, per la costruzione di canili, campagne di sterilizzazione e per le associazioni animaliste che sono stati bloccati, ma i motivi sono ignoti.
Il governo stesso per prepararsi all’evento ha addirittura prolungato per altri quattro anni le vecchie leggi che prevedono appunto, l’uccisione dei randagi. Ora sembrerebbe, nonostante non esistano fonti ufficiali, che il Ministro del dipartimento Ecologia ucraino, Mykola Zlochevski, abbia deciso di terminare questa strage. Il ministro avrebbe infatti affermato che il Ministero dell’Ecologia sarebbe in procinto di preparare emendamenti alla legislazione per quanto riguarda il trattamento degli animali randagi, e oltretutto, gradirebbe addirittura ricevere consulenze internazionali. Di certo sembra alquanto strano che il ministro, dopo aver perpetrato tali barbarie, sia miracolosamente rinsavito.
Andrea Cisternino, fotografo e attivista che già precedentemente ci aveva concesso un’intervista riguardo questo caso, è tornato a parlarci nuovamente della situazione attuale in Ucraina, e in particolare di questi ultimi risvolti.
Il Ministro del dipartimento Ecologia ucraino Mykola Zlochevski, recentemente sembra essere tornato sui suoi passi, è vera questa voce?
Io non so se sia vero o no, perché qui nessuno sa dei proclami che ha fatto a mezzo mondo, però posso dire che domenica 27 novembre a Kiev c’è stata una strage di cani che io ho documentato con un video. Lui ha detto che finiranno le uccisioni e che questi reati verranno perseguiti? Peccato che domenica né veterinari , né poliziotti siano venuti nei luoghi delle uccisioni e in uno di questi posti la caserma era dietro a 10 metri, ho dovuto pagare io gli ospedali per le cure e farli portare direttamente là. Io ho portato un cucciolo di 2 mesi, avvelenato pure lui, che fortunatamente ora sta meglio ed è a casa mia. È con il ricavato del mio libro “Randagi , storie di uomini e animali“ un reportage durato due anni che mette a confronto randagi umani e animali, che riesco a pagare queste cure a cani ucraini e italiani e ad aiutare volontari animalisti di qui. Qui, purtroppo, i volontari non hanno soldi e fanno ciò che possono, ci sono fondi stanziati ogni anno per loro ma che non gli vengono mai dati e anche le loro proposte non vengono mai accettate. Mi ha scritto stasera un volontario di Donietzk , dicendomi che sono andati dal sindaco per chiedergli di aiutare la loro struttura, che può contenere 2000 cani con i soldi stanziati per le uccisioni, e il signor sindaco gli ha riso in faccia. E qui è dal 2006 che è in vigore una legge contro i maltrattamenti di animali.
La notizia di questo suo presunto ripensamento è stata divulgata in qualche modo sul territorio ucraino e all’Europa in via ufficiale?
Qui tutti gli animalisti non sanno niente. Neppure di quello che ha detto prima, sono tenuti all’oscuro.
La mattanza, dunque, procede ancora?
Come ti ho detto, domenica mi hanno telefonato degli animalisti per documentare due morti di cani uccisi con pistole elettriche e mentre ero lì, è arrivata un’altra animalista e mi ha portato a vedere una strage che io ho filmato, e tenete presente che erano tutti cani gestiti da volontari e sterilizzati e quindi randagi di quartiere che giocavano perfino con i bimbi. Figuriamoci che i sindaci dicono che li ammazzano perché attaccano la gente. Balle! Io ho filmato randagi che giocano con la pallina con i bambini e in due anni che vivo a Kiev, non ho mai visto un randagio attaccare un umano, ma anzi, ho visto e filmato randagi e umani che si fanno coccole a vicenda.
Questa falsa notizia che vedrebbe ora il ministro propenso a salvaguardare i randagi, potrebbe trattarsi di una strategia per riacquistare credibilità davanti all’Europa, giacché molti hanno minacciato di boicottare gli Euro 2012 non guardando le partite in Tv?
Certamente, sia la Uefa che l’ Ucraina stanno facendo una pessima figura macchiando di sangue innocente questa manifestazione che dovrebbe divertire, purtroppo ci sono in ballo troppi interessi e anche la Uefa dice che ha dato dei soldi alla Società Protezione Animali Ucraina, che oltretutto non esiste che io sappia, ma non dice quanto ha dato. Io ho scritto una lettera alla Uefa chiedendo di dirmi l’importo e a chi hanno dato questi soldi…mai risposto. Una principessa tedesca che era qui a Kiev circa 10 giorni fa per trattare questo problema, ha parlato di 8.600 euro dati dalla Uefa per contribuire alla sterilizzazione dei randagi, così è stato riportato da un giornale locale e se è davvero così, i ricconi della Uefa si devono vergognare! Come, con tutti i soldi che incassano potrebbero costruire dieci megacanili in Ucraina in due giorni per salvare queste creature, e danno 8.600 eur? Una elemosina secondo me! Per sterilizzare un randagio ci vogliono circa 300 grivna (30 euro) e quindi si potrebbero sterilizzare con i loro soldi circa 286 randagi, ma loro sanno quanti randagi ci sono quì? E gli altri che fanno? Li ammazzano? Comunque, come ho detto, ammazzano pure quelli che hanno sterilizzato sia loro, sia le istituzioni che i volontari. Ma che si vergognino, visto quello che incasseranno da Euro 2012, e saranno decine di milioni di euro!
Ringraziamo nuovamente Andrea Cisternino per averci concesso l’intervista e darci sempre testimonianza di quello che accade in Ucraina. Molti auspicano la fine di queste barbarie perpetrate contro i randagi, i quali sono esseri viventi in balia di uomini senza scrupoli, che per il dio denaro calpestano la vita di centinaia di anime innocenti. Lo sdegno è tanto e la rabbia altrettanta, e se le cose non dovessero migliorare, le partite saranno seguite da ben poche persone. Forse l’Ucraina e la Uefa, insieme, dovrebbero compiere un passo in favore di queste anime, ma siamo completamente sicuri che abbiano capito che in ballo ci sono vite e non oggetti? Il dubbio rimane…
Sabrina Spagnoli