ROMA, 30 Novembre – E’ morta Lana Peters, così si faceva chiamare Svetlana, l’unica figlia di Stalin morta il 22 novembre a Richard Center, nel Winsconsin per un cancro al colon. A rendere nota la scomparsa è stato il New York Times.
Il giornale, parlando della donna, ha sottolineato quanto Svetlana tenesse a vivere una vita lontana dai riflettori e dall’attenzione pubblica, riservatezza che ha mantenuto fino alla sua morte. Assenti sono state le indiscrezioni sulle celebrazioni funebri, persino la stessa società che pare se ne sia occupata non ha né confermato né smentito la notizia della morte fino a pochi giorni fa. Se poco si sa della morte, molto è noto della sua vita soprattutto dopo le sue due biografie di successo pubblicate sulla sua vita, il rapporto con il padre e la difficile vita. La sua storia, il suo passato la costrinsero a lasciare l’Urss nel ’67 e dopo un periodo in India si trasferì negli Stati Uniti.
Dopo aver sposato Wesley Peter e dato alla luce Olga, ottenne nel 1987 il permesso permanente di residenza. Una vita travagliata e un cognome ingombrante, difficile da sostenere come affermava la stessa Svetlana:”Non puoi rammaricarti per il tuo destino; ma io mi rammarico del fatto che mia madre non abbia sposato un falegname”.
Romina Delmonte