Anders Behring Breivik: psicotico e mentalmente infermo, non sarà condannato

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OSLO, 29 Novembre – Anders Behring Breivik, responsabile della strage di Oslo del 22 luglio, è stato giudicato psicotico e mentalmente infermo, pertanto, non condannabile per i suoi atti.

L’estate scorsa il 32enne provocò la morte di otto persone a Oslo, attraverso un attacco dinamitardo nel centro della città, che fu però solo un diversivo per sfuggire all’attenzione delle forze di polizia e  dirigersi successivamente verso l’isola di Utoya, a circa quaranta chilometri a nord-ovest della capitale. Nell’isola era in corso un raduno di giovani militanti socialdemocratici, 69 dei quali furono fucilati da Breivik che seminò il terrore vestito da poliziotto.

Subito dopo si dichiarò un crociato contro l’invasione musulmana in Europa e la diffusione del multiculturalismo.

Synne Serheim e Torgeir Husby, gli psichiatri incaricati di redigere la perizia, hanno concluso che l’indagato al momento dei fatti non era lucido e in possesso delle sue facoltà mentali, per questo verrà internato, ma non condannato al carcere.

I due psichiatri, infatti, hanno consegnato un documento di 240 pagine al tribunale di Oslo, da cui dipenderà la pena a cui andrà incontro Breivik. Tuttavia, gli esperti sostengono che il soggetto debba essere sollevato da ogni responsabilità penale e collocato in un ospedale psichiatrico.

Il procuratore Svein Holden ha dichiarato che Breivik ha sviluppato nel tempo una forma di schizofrenia paranoica che lo porta a vivere in uno suo universo privo di logica e razionalità, ma governato da azioni e pensieri deliranti. Di conseguenza l’internamento obbligatorio a cui potrebbe  essere destinato potrebbe durare anche tutta la vita.

Il 14 Novembre scorso il giudice Torkjel Nesheim aveva prorogato la detenzione preventiva dell’autore della strage nel carcere di massima sicurezza di Ila, a pochi chilometri da Oslo.

Durante la sua permanenza in carcere, gli psichiatri hanno intervistato Breivik ben 13 volte, dichiarando collaborazione da parte del soggetto.

Il processo dovrebbe avere inzio il 16 Aprile, con durata di circa 10 settimane. Secondo la normativa norvegese la pena massima per reato di strage è di 21 anni, ma, qualora il tribunale non contestasse la valutazione degli psichiatri, Breivik entrerà in manicomio, in cui verrà periodicamente sottoposto a dei controlli sulle sue condizioni mentali e sul decorso della malattia.

Le famiglie delle vittime desiderano soltanto che il responsabile rimanga recluso e, indifferentemente da carcere o manicomio, non abbia la possibilità di tornare mai più libero.

Elena Aceto

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