CITTA’ DEL MESSICO, 1 Ottobre – “Finché morte non vi separi”, una volta era questa la frase di rito che suggellava l’unione fra sue sposi. Oggi si potrebbe invece dire “finché tempo non scada”.
Già, perché sembra che a Città del Messico sia stata proposta una riforma del codice civile, che permetta alle coppie sposate, di scegliere se continuare la loro vita insieme, o separare le rispettive strade. “La proposta è che il contratto semplicemente finisca, quando il periodo di due anni scade, se la relazione non è stabile o armoniosa” , dichiara Leonel Luna, firmatario della proposta.
Ogni anno, almeno la metà dei matrimoni celebrati a Città del Messico, finisce con un divorzio, e questo nei primi due anni. In questo modo, i firmatari della proposta, vogliono venire incontro a tutte quelle coppie che non vogliono più passare la vita insieme, e che non vogliono attraversare la complicata strada del divorzio.
Sicuramente, l’incertezza lavorativa diventa un potente ostacolo all’unione fra due persone, e per certi versi, un simile stratagemma potrebbe tornare utile a tutte quelle coppie che vogliono liberarsi dalla costrizione di un matrimonio. Sta di fatto però, che questa non è una nuova trovata.
Già in passato, in Irlanda, in tempi antecedenti ai celti, veniva seguita la legge del Brehon (dal gaelico, druido giudice), che prevedeva per le unioni il contratto “matrimonio pieno per un anno”. Se il matrimonio funzionava, si rimaneva sposati, altrimenti, veniva sciolto al termine di un anno.
Sembrerebbe quindi, che in Messico abbiano fatto la cosiddetta “scoperta dell’acqua calda”!
Sabrina Spagnoli