ROMA, 28 LUGLIO – Il 4 e 5 agosto è stato scongiurato lo sciopero dei benzinai dopo l’impegno profuso dal ministero dello Sviluppo Economico per riaprire la trattiva a partire dalla prossima settimana con le compagnie petrolifere. La notizia è stata appurata da fonti sindacali presenti al tavolo della conciliazione con il ministero. Lo sciopero è stato rinviato nel mese di Settembre dopo la verifica di rito per inizio mese.
Il 15 Settembre è stato fissata la verifica dell’andamento della trattative presso il ministero dello Sviluppo Economico. Il 2 Agosto saranno previsti due tavoli tematici, da un lato l’Abi per la questione dei pagamenti con le carte di credito, ed uno sulle licenze autostradali. Intervenuto in merito Luca Squeri, presidente di Figisc/Anisa-Confcommercio: “Il governo ha sottoscritto un protocollo firmato da noi e dall’Unione Petrolifera, ora si apre il confronto sui problemi da noi sollevati come il mancato rinnovo degli accordi economici; il governo ha condiviso la necessità di affrontare queste problematiche soprattutto in una fase di difficoltà come questa”.
Ottimismo secondo Roberto Di Vincenzo, presidente di Fegica Cisl:” Siamo moderatamente soddisfatti, va dato atto al governo di essersi speso tanto per arrivare a una trattativa e di aver voluto fortemente un’intesa; aspettiamo ora il tavolo del 15 settembre per capire se l’Unione Petrolifera ha un vero interesse nel raggiungere un accordo e di conseguenza decideremo se confermare l’agitazione”.
Secondo Martino Landi, direttore di Faib Confesercenti:” Nel protocollo ritroviamo molte delle nostre richieste e abbiamo dato fiducia all’impegno del governo perché vengano accolte e si vada avanti speriamo ora che ci sia da parte delle aziende la volontà di trovare un accordo; abbiamo rinviato lo sciopero perché vogliamo una verifica degli impegni presi nel protocollo, non ci aspettiamo che entro quella data siano state risolte tutte le questioni, ma valuteremo se sarà emersa la volontà di portare avanti la trattativa e in tale caso continueremo”.
Stefano Parisi