ROMA, 20 LUGLIO – Non si fanno attendere i rincari dei prezzi del carburante. Eni, fa registrare il Quotidiano Energia e Staffetta Quotidiana, alza il rezzo i 1 centesimo per il diesel, ma anche Tamoil, IP e Shell ed Esso rincarano i prezzi con una forbice fra lo 0,4 e 1 centesimo per la benzina e 0,5 e 1,1 cent. per il diesel.
Secondo Staffetta i prezzi italiani risentono del settimo aumento consecutivo del prezzo dei carburanti a partire dal 2 Maggio: ”E’ evidente che l’aumento delle quotazioni è la causa prima degli aumenti, ma è altrettanto evidente che proprio questo crescere inevitabile ed immediato dei prezzi raccomandati e quindi di quelli praticati durante la settimana rende sempre più ardua da gestire e spiegare all’utenza la decisione di far crollare i prezzi nel week-end, per poi risalire il lunedì”
Intervenuti in merito le sigle Faib, Fegica e Figisc/Anica: ”Nel pieno rispetto delle norme e in attesa di poter aver il consueto confronto con la Commissione di Garanzia. Confermiamo il calendario di agitazioni e proteste su tutta la rete, compresa la chiusura degli impianti”. Le associazioni dei gestori controbattono: ”La programmata chiusura dei distributori è prevista in assenza di tempestivi interventi governativi e dunque che è nella piena disponibilità del Governo evitare disagi ai cittadini convocando la categoria e avviando la procedura per la risoluzione delle vertenze collettive, prevista dalla legge.
I benzinai dal canto loro affermano: ”Il rifiuto delle compagnie petrolifere di rinnovare gli accordi economici scaduti mediamente da oltre due anni. Una situazione, questa, che, accanto ai continui aumenti di prezzo delle medesime compagnie, cui fanno seguito iniziative di sconto a singhiozzo solo nel week end e solo alle macchinette self, sta mettendo in serie difficoltà decine di migliaia di gestori e a rischio la tenuta occupazionale del settore”.
VIDEO| LO SCIOPERO DEI BENZINAI
Stefano Parisi