ROMA, 3 Maggio – Ad aspettarlo al Tempio di Adriano, a Roma, c’è Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’economia e tra i più illustri e fieri oppositori dell’ “ideologia” dell’austerità per uscire della crisi. È a lui che Mario Monti, dopo averne ascoltato l’intervento, risponde senza concedere molto: “Sono abbastanza d’accordo, ma non su alcuni punti”. E intervenendo al seminario di ItalianiEuropei, organizzato con Massimo D’ Alema, il presidente del Consiglio Mario Monti afferma anche che i cittadini italiani non si devono aspettare molto da riforme strutturali, come quella del lavoro, come dimostra l’esperienza americana.
Un’occasione, per il presidente del consiglio, di parlare di crescita, austerità e di evasione fiscale. La frase sulla riforma Fornero viene però subito puntualizzata. Il riferimento infatti, secondo Palazzo Chigi, non è alla riforma del lavoro italiana, ma in generale alle riforme strutturali americane. Nessuno deve aspettarsi dei miracoli, ma la situazione americana è ben diversa da quella italiana o europea, dove le riforme sono ben più necessarie. I due professori, nel corso del seminario, hanno parlato anche di crescita. L’austerità? “Da sola non funzionerà”, ha detto Stiglitz. “Nella storia nessuna grande economia europea si è mai ripresa rapidamente solo con l’austerità”, ha spiegato.
Ma su un tema come quello dell’evasione fiscale, il presidente del consiglio è stato molto chiaro: “Saremo più pesanti contro l’evasione”, specifica Monti. “E chi incita a evasione meriterebbe un trattamento molto più rigoroso nel contesto sociale”. Il riferimento, implicito è alla crociata anti- Imu della Lega. Monti è consapevole che l’ Italia è un paese che non ama molto le tasse, ma ci sono delle dichiarazioni che, come esponente del governo, ha il dovere di dichiarare inaccettabili, come quella di non pagare l’Imu.
Sul problema dei debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese, Monti annuncia una soluzione europea: “Bisognerebbe, e in questa direzione stiamo lavorando – ha spiegato – trovare una soluzione concordata sul piano europeo che permetta di fare un’operazione trasparenza dei debiti verso le imprese: emersione, pagamento, correzione delle statistiche”. Impossibile invece una compensazione crediti-tasse.
Sabrina Bachini