Antitrust al governo: sì a liberalizzazioni, garantendo equità sociale

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ROMA, 6 Gennaio – Un documento di 90 pagine e 13 capitoli, pieno zeppo di proposte e suggerimenti per favorire la concorrenza e la crescita in tutti i settori, dai trasporti alle poste, dai taxi alle banche, dai servizi pubblici locali alle professioni. Questo il contenuto della segnalazione inviata dall’Antitrust a Governo e Parlamento, che quest’anno assume un significato del tutto particolare visto l’impegno promesso dal premier Mario Monti proprio nel settore delle liberalizzazioni.

Nel documento, firmato dal Presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella, si legge che le liberalizzazioni, per quanto necessarie, vanno “accompagnate con interventi che garantiscano l’equità sociale e che favoriscano, anche attraverso le opportune riforme del diritto del lavoro, nuove opportunità di inserimento per i soggetti che ne uscissero particolarmente penalizzati.” Nella lettera che accompagna la segnalazione, l’Antitrust sollecita poi l’esecutivo a “procedere non tanto con misure che riguardino mercati settoriali, ma con interventi di ordine generale che sciolgano i nodi su mercati diversi.” Questo per impedire che sia danneggiato l’uno o l’altro settore particolare, e per garantire al tempo stesso che ci sia equità sociale.

Le misure proposte da Pitruzzella e dai suoi tecnici, che vanno appunto a toccare i diversi settori del mercato, potrebbero trovare un’attuazione concreta già nel prossimo decreto sulle liberalizzazioni che Monti ha intenzione di varare entro il 23 di questo mese.

Di seguito, alcune delle misure tecniche contenute nella segnalazione dell’Antitrust:

Scorporo di Banco Posta da Poste Italiane. E’ necessario ridefinire il servizio universale “limitandolo esclusivamente a quei servizi essenziali che l’utente non sarebbe altrimenti in grado di acquistare, individuati dall’Autorità di regolazione preposta”. Per quanto riguarda Banco Posta, “occorre prevedere la costituzione di una società separata da Poste Italiane, che abbia come oggetto sociale lo svolgimento dell’attività bancaria a pieno titolo e che risponda ai requisiti della normativa settoriale.”

Trasporto ferroviario, autostrade e aeroporti. Per il trasporto ferroviario, l’Antitrust auspica che sia resa rapidamente operativa l’Autorità dei Trasporti. “Nel trasporto ferroviario regionale vanno previsti “premi”, in termini di risorse pubbliche, per le amministrazioni regionali che decidano di non rinnovare per altri sei anni l’affidamento diretto con Fs.” Per quanto riguarda le autostrade, va modificato il sistema di revisione delle tariffe previsto dalla convenzione tra Anas e Autostrade per l’Italia. Per gli aeroporti occorre infine “introdurre modelli di tariffazione non discriminatori, orientati ai costi, all’efficienza ed all’incentivazione degli investimenti.”

Banche e assicurazioni. Vanno ridotte le commissioni interbancarie e va introdotto il divieto per la banca che stipula un mutuo o un finanziamento di vendere contemporaneamente una polizza collegata al contratto.

Energia e carburanti. Per il settore dei carburanti, l’Autorità propone una più incisiva razionalizzazione della rete distributiva con misure che favoriscano lo sviluppo di operatori indipendenti, anche attraverso forme di aggregazione di piccoli gestori. Per quanto riguarda l’energia, è necessario che “in tempi brevi vengano adottate misure pro-concorrenziali relative ad agevolazioni per la costruzione di nuove infrastrutture di importazione di gas.”

Ordini e professioni. Occorre abolire qualsiasi forma di tariffario, “mentre gli Ordini vanno riformati, garantendo che la funzione disciplinare sia svolta da organismi che garantiscano un ruolo terzo.” E’ inoltre necessaria la revisione della pianta organica dei notai, in modo da aumentare significativamente il numero dei posti. “Per tutti gli Ordini va infine abrogata la norma che prevede il controllo, da parte degli Ordini stessi, sulla trasparenza e veridicità dei messaggi pubblicitari veicolati dai professionisti.”

Taxi e farmacie. Va incentivato l’aumento del numero delle licenze dei taxi “prevedendo adeguati meccanismi di “compensazione”, ovvero una seconda licenza a ciascuno degli attuali titolari.” Sul fronte farmaceutico, occorre liberalizzare la vendita dei cosiddetti farmaci di fascia C e rimuovere gli ostacoli all’apertura di nuove farmacie.

Servizi pubblici locali. “Occorre introdurre l’obbligo per gli enti locali di definire in via preliminare gli obblighi di servizio pubblico.” Gli enti locali “dovranno verificare la possibilità di una gestione concorrenziale con procedure aperte di manifestazione di interesse degli operatori del settore a gestire in concorrenza i servizi.”

Francesca Garreffa

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